La mia nonna faceva la sarta e in casa non mancavano di certo ritagli di stoffe di tutti i tipi, pizzi, nastri e merletti.
Anche lei nei ritagli di tempo libero creava abiti e corredini per le bambole ormai diventate antiche.
Fin da piccola con ritagli di pannolenci cercavo di inventarmi vestiti per le bambole, tutti ritagliati storti e cuciti a punto festone, l’unico che conoscevo.
Già allora però giocare con le stoffe mi divertiva moltissimo ma sono sempre stata un po’ pigra a cucire a mano.
Una decina di anni fa ho ricevuto la mia prima macchina da cucire, una Singer Tradition, tanto per iniziare.
Ho potuto allora metter mano alle scatole piene di scampoli e mi sono buttata a capofitto nella realizzazione di progetti di cucito prima semplici e via via più complessi.
Sono diventata assidua frequentatrice del negozio “Pertot”, che secondo me è il più bel negozio di stoffe e merceria a Trieste, la mia città, dove posso trovare anche una vastissima gamma di cotoni americani, con meravigliosi pattern anche in miniatura.
Ora mi dedico non solo alla realizzazione di vestiti per bambole o bambole completamente realizzate in stoffa tipo Tilda ma mi piace anche poter utilizzare in casa e fuori sacchettini, cestini, tovagliette, pochette e borse adatte a diverse occasioni.

e pizzi acquistati per la realizzazione di vari progetti.